sabato 16 ottobre 2010

Una saggia regola di igiene alimentare















Ci sono alcuni alimenti che sulle nostre tavole sono presenti, non solo quotidianamente, ma ad ogni pasto. Un esempio? Facile: il frumento. Tra pane, pasta, pizza, crackers, fette biscottate e biscotti, almeno uno di questi cibi è presente costantemente nei tre pasti principali.

Nella tipica alimentazione italiana infatti troviamo come minimo biscotti o fette biscottate a colazione, pasta e/o pane a pranzo e sicuramente ancora pane a cena.

E che dire di tramezzini, grissini, dolci, pizzette, merendine e snacks vari? Il grano è praticamente ovunque. Per non parlare del lievito! Anche il latte e i latticini vengono ingeriti praticamente tutti i giorni, a volte in piccole dosi e inconsapevolmente, da chi non segua una dieta particolare.

E’ per questo che, anche a chi non ha intolleranze specifiche, consiglio (sulla linea di Speciani – vedi post dell’8 ottobre - è doveroso dirlo), un giorno di “pulizia”, per far “respirare” l’apparato digerente e dargli un po’ di tregua da molecole che a lungo andare, goccia dopo goccia, potrebbero per accumulo creare una intolleranza (è proprio infatti a causa di un accumulo quotidiano che si può creare l’allergia alimentare ritardata o intolleranza).

Non a caso era (o è ancora in alcuni casi) abitudine di alcuni popoli seguire, come saggia regola di igiene alimentare, un giorno di astinenza settimanale, come il “venerdì di magro” dei cristiani (che in passato per i più osservanti consisteva in un vero e proprio digiuno) o il “sabato kasher” ebraico.

Pensandoci bene, non ha forse il nostro apparato digerente il diritto di riposare almeno un giorno alla settimana, visto che lavora non-stop 24 ore al giorno da sempre?

Chi voglia osservare questa giornata settimanale di pulizia, seguirà una alimentazione a base di frutta, verdura e pochi altri semplici cibi, conditi solo con olio extravergine d’oliva a crudo, avendo cura di astenersi dagli alimenti che di solito si assumono quasi quotidianamente, come lievito, latte e latticini, frumento.

Ecco qualche esempio.

Per la colazione: frutta fresca a piacere, gallette di riso soffiato con miele o con marmellata, uovo alla coque, the o infuso di erbe; oppure latte di riso con fiocchi di avena, mandorle e uvetta, spremuta d'arancia.

Pranzo e cena: insalata mista di stagione (senza aceto e con poco sale), verdure crude in pinzimonio o grigliate, al vapore o bollite a piacere e a volontà, pesce o carne bianca grigliati, bolliti o arrosto , riso bollito, patate al forno, bollite o al cartoccio, polenta, minestroni di verdure e legumi o insalata di legumi o crema di legumi (lenticchie rosse, piselli spezzati e fave secche cuocendo formano naturalmente una crema) eventualmente mescolati con cereali meno usuali sulle nostre tavole, come orzo o avena o grano saraceno (nota: non farro, kamut o segale, ancora troppo simili al frumento). E poi frutta fresca o anche cotta, con uvetta e cannella e anche secca, come mandorle, noci e pinoli.

Troppo difficile? Infondo si tratta di un unico giorno alla settimana e i benefici saranno enormi, soprattutto per coloro che soffrono di disordini gastrointestinali vari, legati ad una infiammazione cronica di questi organi.

Ah! E per aiutare la pulizia ricordiamoci di bere tanta acqua in questa giornata, o infusi caldi se fa freddo.

3 commenti:

Silvia Mirone ha detto...

Oggi giorno "senza frumento-latticini-lievito" per me.
Come?
Colazione: the verde, 4 gallette di mais con tahin (crema di sesamo)e un velo di miele.
Spuntino: un cachi e qualche mandorla.
Pranzo: insalata di cavolo cappuccio rosso e a seguire piatto unico con riso semintegrale condito con sughetto di piselli e moscardini (buonissimo).
Merenda: the.
Cena: 2 bicchieri di centrifugato d'uva.
Beh, penso che domattina farò volentieri una colazione ricca e completa, ma devo dire che non ho sofferto fame, credo che il corpo ormai "sappia" che il venerdì è giorno di riposo per lo stomaco e...mi sento benissimo!

Silvia Mirone ha detto...

Anche questo venerdì è stato il giorno del "senza" (frumento-lievito-latticini). Ho scelto il venerdì perchè è un giorno in cui quasi sicuramente pranzo a casa. Non tutti hanno questa fortuna, ma si può scegliere il sabato, o la domenica, oppure pranzando fuori prendere del riso o delle patate con pesce o carne. Ed evitare ovviamente il pane. Via libera alla frutta invece.
Il mio pranzo? Una ricetta improvvisata che penso posterò:
insalata di patate e rape rosse con gamberetti, condita con maionese fatta in casa (solo con un rosso d'uovo, olio extravergine di oliva, sale e limone)e servita (a me stessa) su di un letto di tenera valerianella:)

Silvia Mirone ha detto...

Questa settimana nel mio giorno di senzasenza è stata molto interessante la colazione: frittatina dolce con marmellata di lamponi.Buonissima!