venerdì 8 ottobre 2010

Intolleranze alimentari: si o no?

Quando vengono da me per una dieta, molte persone mi chiedono consiglio se è il caso o meno di fare un test per rilevare intolleranze alimentari. Ho meditato a lungo sulla risposta a questa domanda.

Se da una parte il mondo scientifico è molto attivo su questa problematica e vi sono ricerche sempre più approfondite su che cosa sia un’intolleranza alimentare e con quali test rilevarla, dall’altra la parola “intolleranza” è ormai sulla bocca di tutti, e viene usata molto spesso in modo improprio.

Non voglio qui imbarcarmi nella impegnativa descrizione di che cosa sia una intolleranza, come si sviluppa, quali componenti del sistema immunitario coinvolga, quali siano le differenze con l’allergia, e quali sintomi essa comporta: rimando per tutto questo al sito del Dott. Attilio Speciani, eminente immunologo milanese che sulle intolleranze ha compiuto studi davvero approfonditi e illuminanti. Chi voglia quindi farsi una cultura può andare su www.eurosalus.com e sotto la voce intolleranze alimentari trovare a mio avviso le più esaurienti spiegazioni in merito, rivolte ad un pubblico anche “profano”.

Il mio approccio è di far iniziare con una dieta dimagrante/depurativa, che sia completa, varia e al tempo stesso elimini periodicamente, o ruoti, alimenti che la persona fino a quel momento era abituata ad introdurre quotidianamente o quasi (ad esempio il latte). Solo successivamente, se si verifica una resistenza al dimagrimento, o al regredire di sintomatologie negative riguardanti l’apparato gastroenterico (gonfiori, alitosi, coliti, cattiva digestione, ecc.) e non (sonnolenza, stanchezza cronica, cefalea, ecc.), allora procedo consigliando il test delle intolleranze alimentari.

Il test che uso (anch’esso selezionato dopo lunghe ricerche) è innovativo e altamente preciso, ed è in grado di rilevare le reazioni avverse innescate da alcune proteine alimentari, sostenute da anticorpi di classe G (IgG). Tra l’altro offre un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Vi invito a provarlo!

1 commento:

NATURALMENTE SANI ha detto...

Brava Silvia mi piace molto questo articolo! Proprio nell'illuminante libro del Dott. Speciani leggevo di quanto sia importante prima di diagnosticare un'intolleranza e magari far fare al paziente delle diete sofferte per molti mesi, verificare direttamente attraverso una prima prova di rotazione la presunta o accertata intolleranza!
Ale